
L’inferiorità della donna
un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole
Veronica Pivetti
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, “fisiologicamente deficienti” può suggerirci qualcosa? Questo spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso.
Veronica Pivetti racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.
Ad accompagnare Veronica sul palco, il musicista Anselmo Luisi che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile. Con questo spettacolo, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico a cui Veronica si sottopone con la sua ironia, raggiungeremo l’acme della cultura maschilista. Paziente lei stessa, causa una passata depressione, Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che “il maschio è una femmina più perfetta”
di Giovanna Gra
liberamente ispirato al trattato L’inferiorità mentale della donna
di Paul Julius Moebius
regia Gra&Mramor
con Cristian Ruiz
colonna sonora e arrangiamenti Alessandro Nidi
costumi Nicolao Atelier Venezia
luci Eva Bruno
assistente regia Carlotta Rondana
produzione a.ArtistiAssociati/Pigra srl
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Mercoledì 7 Gennaio ore 21:00
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